Il manager e la delega efficace

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Il manager e la delega efficace

Manager e collaboratori hanno la tendenza a lamentarsi gli uni degli altri. In poche occasioni li ho visti confrontarsi per poter condividere i loro punti di vista con il fine di arricchire le loro competenze vicendevolmente. Nei corsi di formazione i capi dicono che “essere un capo non è facile e se non ti scegli i collaboratori devi fare tutto tu” e i collaboratori dicono “Il capo mi dice di fare le cose e poi non gli va bene niente”. Impossibile dire dove sia la verità dal momento che dietro il ruolo dei capi e dei collaboratori ci sono persone con valori, paure, obiettivi e personalità.

Il tema del rapporto tra capi e collaboratori apre molte discussioni e oggi, voglio parlare di un tema a me molto caro, la delega.

Il punto di vista di questo post è quello del capo che gestisce un team di persone per questo, l’obiettivo dell’articolo, è fornire indicazioni utili affinché la delega sia efficace e raggiunga gli obiettivi per tutti gli attori coinvolti.

La delega può essere analizzata da diversi punti di vista e questo è il suo vantaggio e il suo limite come strumento di gestione del manager. Io individuo tre aspetti principali:

  1. La delega per sviluppare i tuoi dipendenti;
  2. La delega per lavorare al problema della gestione del tuo tempo
  3. La delega per ri-focalizzare il tuo ruolo come manager: strategico o operativo?

Io credo che la delega debba contemplare tutti questi aspetti per essere efficace, perché in caso contrario, non potrai mai godere veramente dei benefici che ti offre come manager. Se ti focalizzi solo su un aspetto ben presto ti arriveranno segnali che qualcosa non funziona in un altro e quindi anche i risultati della delega saranno deludenti e non in linea con ciò che ti aspetti.

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A volte per vincere devi giocare in squadra di Stefania Martone

Qualsiasi sia l’origine della delega, segui questi punti per realizzare una delega efficace:

  1. Individua un elemento che consenta al collaboratore di svilupparsi, anche per attività più operative individua uno stimolo nuovo. Per esempio, un lavoro di archiviazione dati può diventare un’occasione per aumentare l’uso di Excel attraverso due obiettivi: la gestione dei dati e l’acquisizione di nuovi comandi. Come ben sai, quando il collaboratore sente di poter acquisire nuove capacità o competenze si sente motivato e affronta l’ incarico con maggior impegno fornendo maggiori risultati;
  2. Distingui la delega dei compiti dalla delega delle decisioni. Ciascun tipo di delega ha un impatto sulla tua gestione del tempo del quale devi essere consapevole. Quando deleghi cose da fare alleggerisci velocemente la tua agenda e devi considerare solo un monitoraggio iniziale. La delega di decisioni richiede tempo all’inizio e durante la delega per essere aggiornato sull’andamento della stessa e in questo caso devi programmare tempi diversi nella tua agenda. L’importante è non considerare questo strumento solo per ridurre il tuo carico di lavoro delegando attività che non ti piacciono o che consideri inutili perché quest’idea arriverà ai tuoi collaboratori con scarsi risultati;
  3. Quando deleghi decisioni ricordati di chiarire gli ambiti di responsabilità e di tempo. Talvolta qualche manager ha difficoltà a delegare decisioni preoccupandosi di perdere il controllo delle situazioni ma soprattutto del suo potere. Quanto più è chiara la delega tanto più sarà chiaro lo spazio di azione del collaboratore e il tuo;
  4. Ri-focalizza il tuo ruolo. Molti manager faticano a delegare e accentrano il più possibile su di loro ma in realtà il manager deve poter avere una visione generale e allargata piuttosto che operativa. Anche in questo caso la preoccupazione di perdere potere ti può condurre a restare attaccato all’operatività togliendoti possibilità di concentrarti sullo sviluppo del tuo percorso professionale o delle tue competenze.Riuscire a staccarsi dalla routine ti consente di dare spazio alla creatività, di elaborare nuovi progetti utili al tuo ambito e di crescere professionalmente;
  5. Sii consapevole delle tue aspettative e comunicale chiaramente altrimenti il rischio che vengano insoddisfatte sarà molto alto;
  6. Infine, ricordati tutti gli step della delega: scegli il collaboratore in relazione al carico di lavoro, presenta la delega, definisci l’obiettivo e lo spazio di azione, stabilisci quando e come verificare il risultato della delega.

La capacità di delega del manager è una capacità che si acquisisce e si sviluppa utilizzandola, fornisce opportunità di crescita e aumenta la motivazione del capo e del collaboratore che grazie a questo strumento possono condividere il lavoro sviluppando maggior gioco di squadra aumentando la performance di entrambi.

Qual è la tua esperienza nella delega?

Buona lettura

Stefania

Scritto da Stefania

Stefania

Mi chiamo Stefania Martone e sono un Coach.
L’incontro, l’ascolto, l’apprendimento, la fiducia e l’accoglienza sono gli strumenti con il quali svolgo ogni giorno la mia professione.

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Comments

    • Patrizia
    • 3 Giugno 2019
    Rispondi

    Bellissimo articolo sulle deleghe. Mi trovo ad affrontare il tema in in azienda che in tema di ruoli e conseguenti deleghe e un po’ incasinata. SOno cresciuta lì dentro e ci lavoro da 38 anni ne ho 55! Quindi ci sono abituata solo che attualmente ricopro un ruolo di coordinamento senza deleghe specifiche e tutto ciò che verifico sul campo con grande frustrazione (il capo non riconosce la confusione che genera ma se non altro e un che fa tutto da sé) mi hai dato risposte che mi confortano rispetto a ciò che pensavo e non potevo condividere con nessuno almeno posso dire ora che Non sono pazza … 😉 grazie!!

    1. Rispondi

      Grazie Patrizia sono felice ti abbia dato spunti utili! La delega è davvero un’attività complessa che non si può improvvisare se non rischiando molto, per questo ho preparato un corso ad hoc! 🙂 a presto Stefania

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