Sei comportamenti utili al tuo successo

Non tutto ciò che fai è utile alla tua carriera.In questo post voglio parlarti di due abitudini che influenzano la tua immagine sul lavoro e dei comportamenti che aumentano la tua leadership e ti aiutano a raggiungere il successo e la realizzazione.

Il cliente vuole il preventivo per ieri “sì, ok”, il capo chiede la relazione per domani “sì, la faccio per domani”.

“Ecco, possibile che nessuno si accorga che questo scatolone ingombra?” oppure “Possibile che ci pensi solo io?”

Dai, dimmi la verità, ti rivedi in almeno uno di questi comportamenti?

Semplifichiamo, si tratta di due atteggiamenti che le donne esprimono sul lavoro.

Al primo posto metterei la modalità d’azione “salti mortali”: in queste situazioni le donne tendono a fare tutto e subito, dimenticando che non hanno né la bacchetta magica della fatamadrina né il tempo illimitato.

Cosa comporta dire sempre di si e fare i salti mortali in ambito professionale?

• Si rafforzano le aspettative irrealistiche. Infatti, se ti rendi sempre disponibile a far tutto, raggiungendo il massimo dei risultati, tutti si aspetteranno un risultato sempre maggiore che non potrai garantire automaticamente;
• perdi il senso del tempo di ciò che è importante e prioritario perché continui a re-agire senza avere tempo per pensare, proprio come il criceto nella ruota;
• nel fare continuativo perdi tempo e non costruisci la tua immagine dando valore a ciò che fai. Tieni sempre aggiornato il tuo calendario ricavando spazi.

Al secondo posto aggiungerei la modalità “il pronto intervento”: le donne si fanno carico di tutti i problemi che incontrano, ma proprio tutti, anche il pavimento sporco.

Sono d’accordo con te, le donne hanno una marcia in più, vedono lontano e sono capaci di attivarsi in tempi ridottissimi, ma questo non vuol dire che debbano farlo per ogni problema, argomento o imprevisto che incontrano sulla loro strada.

Se vedi un problema, puoi segnalarlo o offrirti di risolverlo se non ci sono altre soluzioni, ma non occupartene automaticamente. Non credere che questo comportamento sia funzionale alla tua carriera, anzi, talvolta potrebbe essere controproducente non vederti focalizzata sui tuoi obiettivi.

Si tratta di cambiare due convinzioni:

1. dire di no lede la tua immagine professionale;
2. le donne sono portate per la cura e la risoluzione di ogni problema.

Capisco che cominciare a dire di no oppure non occuparti di tutto ciò che incroci sulla tua strada possa destabilizzarti, ma tu devi essere la prima a cambiare questo pregiudizio.

Ecco la mia lista dei pensieri e comportamenti nuovi che voglio regalarti per aumentare la tua leadership:

1. I tuoi risultati sono un requisito per la tua carriera, non immaginare scenari apocalittici se cambierai il tuo comportamento;
2. Gestisci gli impegni inaspettati rispettando le scadenze e aumenterai la tua credibilità. Se accetterai incarichi e poi non potrai raggiungerli sarai considerata inaffidabile;
3. L’impegno e le competenze ti fanno raggiungere gli obiettivi. Non credere che fare incessantemente porti a raggiungere obiettivi di carriera in modo automatico. E per far crescere le tue competenze, leggi questo post “Competiamo con le competenze”.
4. Non sei l’unica a poter risolvere i problemi. Se sei pronta a intervenire, le persone lo chiederanno sempre a te.
5. La capacità di adattamento e la flessibilità sono capacità da sfruttare all’occorrenza. Valuta ogni situazione separatamente perché fare attività che non ti competono non vuol dire sminuirsi;
6. Coltiva le relazioni con i colleghi. Non basta lavorare per promuovere la tua immagine.

Le due modalità che abbiamo analizzato sono limitanti nella gestione della propria carriera. Metti in pratica un cambiamento alla volta e sperimenta le reazioni delle persone che ti circondano.

Un passo alla volta si arriva lontano e dove vuoi tu!

p.s. e per stabilire dove vuoi andare leggi questo post su come definire un obiettivo e buon lavoro!

Un abbraccio

Stefania

Scritto da Stefania

Mi chiamo Stefania Martone e sono un Coach.
L’incontro, l’ascolto, l’apprendimento, la fiducia e l’accoglienza sono gli strumenti con il quali svolgo ogni giorno la mia professione.