La positività, un modo per affrontare settembre
La positività uno strumento per riprendere i ritmi di sempre con energia e motivazione.
Oggi è il secondo giorno di settembre e a parte qualche ritardatario ognuno è tornato alla sua vita, quella di tutti i giorni.
C’é chi si è lamentato della fine delle vacanze, chi ha imprecato contro la pioggia o chi guardato le foto delle vacanze con una malinconia così struggente che neppure al primo amore è mai stata riservata.
Ed è sempre il 2 settembre.
Quindi?
Niente, pensa positivo!
Positivo cosa, che son qui in piedi a bere un caffè della macchinetta dell’ufficio anziché gustare il mio espresso al tavolino del bar della spiaggia?
Diciamola tutta, questa cosa del pensiero positivo è un po’ sopravvalutata! Pare una medicina salva-vita.
Si può sempre essere positivi e trovare qualcosa di buono in ogni situazione?
A volte ci sono cose che fanno arrabbiare oppure fanno veramente soffrire.
E ri-quindi?
Io penso che la positività sia un atteggiamento mentale, che ti accompagna nella vita in ogni situazione e in ciascuna relazione.
Non credo sia utile applicare il pensiero positivo “a comando” quando qualcosa va storto sforzandosi di trovare qualcosa di buono.
Essere positivi è un modo di pensare e di agire che può essere imparato e va allenato ogni giorno con l’unico scopo di mantenere salda la propria identità di fronte agli avvenimenti della vita, proprio come etimologicamente rimanda il termine positivo.
Ecco ora ti racconto cosa penso del pensiero positivo e di come ho deciso di viverlo nella mia vita, che come tutti è fatta di cose belle e di situazioni faticose.
- Sorrido spesso perché mi sono resa conto che è un buon modo per confrontarsi con il mondo. E quando mi accorgo che non mi viene spontaneo allora mi chiedo “E perché mai non dovrei sorridere?”. Il sorriso, lo saprai, è contagioso e se sorridi ti sorrideranno anche le persone che ti circondano creando un atmosfera serena;
- Sono ottimista, per me, solo alla morte non c’è rimedio per il resto ci sono io che posso fare qualcosa. Essere catastrofico normalmente conduce a vedere in ogni cosa un rischio o un problema. Per ogni cosa c’è una soluzione, certo non sempre indolore, ma esiste sempre un modo per aggiustare le cose;
- Mi godo i momenti della mia vita e mi invento occasioni sempre nuove per apprezzarla, considera che non mi basta
- Faccio invece che lamentarmi di ciò che non mi piace. Se qualcosa non funziona mi attivo per cambiarla, anche un piccolo accorgimento mi è sufficiente per ristabilire un equilibrio sulla mia soddisfazione;
- Uso il mio passato per imparare qualcosa di me e mi costruisco il mio futuro concretamente ogni giorno. Gli errori si fanno in continuazione e da loro si può imparare molto per capire cosa non ripetere.
Infine essere positivi per me significa, accettare le gioie e le sofferenze della vita. Piangere, provare rabbia o delusione sono emozioni della nostra esistenza che non possono essere sminuite dal pensiero positivo. Piuttosto non dobbiamo lasciarci spaventare dai nostri sentimenti, dobbiamo sentirci sicuri di avere le risorse per affrontarli e capaci di trovare soluzioni che ristabiliscano il nostro equilibrio.
Essere positivi vuol dire che qualsiasi cosa accadrà saremo capaci di affrontarla.
Che ne pensi? Cosa fai tu per allenarti alla positività?
Dai condividi con noi!
Stefania