Del perché vogliamo il cambiamento ma lo temiamo.
E di come possiamo affrontarlo con una nuova prospettiva.
Il cambiamento è osannato come leva del progresso, è richiesto per poter fronteggiare le difficoltà, è sollecitato per migliorare la propria posizione professionale ed è perseguito per vivere nell’ autorealizzazione.
Ma perché allora è così difficile cambiare? Voglio raccontarti come la vedo io su questo argomento e come sia possibile affrontarlo con una nuova modalità.
E’ innegabile, lasciare ciò che conosciamo bene per qualcosa che è indefinito ci destabilizza. Pensaci un secondo e scommetto che troverai nel tuo passato un evento nel quale ti sei trovato di fronte ad un cambiamento e hai tentennato di fronte alla possibilità di cambiare strada, lavoro, donna, città, marito ed estetista!
Io penso che ne stiamo spaventati per motivi diversi ed ecco i più importanti per me:
- Alla parola cambiamento vengono associate le parole rischio, fallimento, salto, paura.Tipo “Per tutti i cambiamenti importanti dobbiamo intraprendere un salto nel buio” come dice William James, mi pare ovvio averne terrore quindi, o no?
- La parola cambiamento richiama la pesantezza, la fatica e la sofferenza. Un lavoro introspettivo di analisi che ci spinge a superare le paure. L’uomo persegue la gioia e la serenità perché mai dovrebbe torturarsi volontariamente oltre all’uso della cravatta per gli uomini e alla ceretta per le donne?
- Sin da neonati veniamo allevati attraverso la stabilità dei riti per garantirci sicurezza e serenità. Se hai bambini riconoscerai l’importanza del rito della nanna, sempre uguale, costante e sicuro. Da adulto invece ci viene richiesto di abbandonare ogni forma di certezza per accogliere ogni possibilità incerta, ogni strada insicura. Ammetterai che è un po’ complesso far finta che ci piace l’incertezza dopo aver basato la nostra crescita sulla sicurezza di ciò che sarà.
- Esiste una pseudo corrente di pensiero che sostiene l’irrealizzabilità del cambiamento. Mia nonna diceva che “Chi nasce tondo non può morire quadrato”? Chi mi ama mi segua e gli altri addio?
Tu che ne pensi? Come vivi i cambiamenti della tua vita? Per quanto mi riguarda mi hanno sempre molto impegnata i cambiamenti sul mio modo di vivere le cose e di relazionarmi alle persone.
La mia spinta al cambiamento è stato il disagio o la sofferenza. Sin da molto giovane, ho pensato che non fosse necessario soffrire e ho cercato i modi per trasformare le mie difficoltà, per accettarle e vivere più serena. Io, una ragazzina con occhiali e apparecchio, “morbida ai lati” e insicura.
Oggi sono diversa, sempre “morbida ai lati”, ma quei tratti di me stessa che mi procuravano sofferenza si sono sbiaditi lasciando spazio alle caratteristiche positive e forti.
Ecco ti ho svelato il mio segreto del cambiamento!
Guardiamo il cambiamento da un’altra angolazione? Questa è la mia:
- Considera il cambiamento come un passaggio naturale piuttosto che un salto nel buio. L’uomo è un essere orientato alla crescita e quindi anche tu. I tuoi figli crescono e il tuo rum invecchia. Riconoscere che il mondo si trasforma ti sarà utile per vivere il cambiamento con maggior spontaneità;
- Abbandona l’idea che il cambiamento significhi “diventare altro e diverso”. Non si cambia perché siamo “sbagliati” ma si cambia per arricchire le nostre possibilità d’azione. In questo senso il cambiamento diventa un percorso a tappe non una rottura con noi stessi che provoca sofferenza;
- Ricorri i tuoi punti di forza per sostenere il cambiamento, usali per minimizzare l’insicurezza che ne deriva e per gestire i momenti che richiedono un evoluzione;
- Ricorda che .
Non farti risucchiare dalle dinamiche di chi ti vorrebbe diverso o ti accusa di essere diverso. Riconosci il tuo ruolo da protagonista nella tua vita, ovvero sei tu a decidere e non gli altri o l’esterno.
In questa canzone ci sono due/tre concetti interessanti:..”chi l’ha detto che fermarsi non è continuare…”
Tu sei protagonista della tua vita e ti senti responsabile di ciò che ti accade?
Se il mio punto di vista ti è stato utile ne sono felice, condividilo e raccontaci la tua esperienza di cambiamento.
Ciao
Stefania